Nell’operosità e nella fede
i simboli dell’identità


Badia di San Gemolo - Ganna (Va)

inaugurazione:
domenica 3 giugno 2007 alle ore 17.30

presentazione:
Luciana Schiroli

dal 3 al 17 giugno 2007
venerdì, sabato e domenica - dalle 15.30 alle 18.30

Comunicato Stampa

“Nell’operosità e nella fede i simboli dell’identità”
Sergio Colombo alla Badia di Ganna


Promossa dagli Amici della Badia di Ganna, dalla Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo, sotto il patrocinio della Provincia di Varese, della Regione Lombardia e del Comune di Valganna, si svolge nello stupendo spazio espositivo della Badia di Ganna, la mostra del pittore Sergio Colombo dal titolo “Nell’operosità e nella fede i simboli dell’identità”.

Una riscoperta delle origini di un territorio, la Valganna e la Valmarchirolo, ancora oggi ricco di valenze positive e di stimoli.
Anche la lettura di vecchie fotografie ha offerto all’artista spunti di riflessione per una visione che unisca passato e presente.


Il pittore Sergio Colombo, artista noto per la sua espressività coloristica e per la sua gestualità veloce e segnica, particolarmente legato al territorio della Valganna, ha realizzato una trentina di opere che evidenziano la peculiarità di una terra ricca di simboli legati all’operosità (mulini, tra i quali quelli del Parco dell’Argentera, fornaci ecc.) e alla fede.

Scrive in Catalogo la curatrice Luciana Schiroli: “Ancora una volta Sergio Colombo ci dà appuntamento alla Badia di Ganna per farci entrare, attraverso la materia magmatica del colore e il segno veloce e grintoso del pennello nelle bellezze di una natura benigna e ospitale. Oggi, è l’intero territorio della Valganna e della Valmarchirolo a essere scoperto e indagato nelle sue prospettive più nascoste: dalla Badia di Ganna al Parco dell’Argentera, dal campanile romanico di Avigno alle fornaci di Cunardo.Un territorio ricco di simboli terrestri e acquatici, primordiali dunque, che si è innervato del forte sentimento del sacro e della fede e che ha assistito nel corso dei secoli all’attività laboriosa dell’uomo. La recente scoperta del Parco dell’Argentera, custodito nel cuore della Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo, a Cadegliano Viconago, ha offerto all’artista l’occasione per dipingere, oltre ai ponti sui quali correva la vecchia tramvia per Lavena Ponte Tresa, i mulini che diventano il simbolo di un’identità non dimenticata”.
In più, opere sulla Linea Cadorna, “oggi riproposta al pubblico nei suoi labirinti, nelle sue fortificazioni e nelle sue postazioni, diventa il pretesto per ritrarre cunicoli e anfratti, scalette e gradinate. Opere, queste ultime, fatte di impasti di grigi e di blu, di marroni e di neri, che diventano simbolo di un patrimonio storico che si offre alle generazioni di oggi come riappropriazione dell’identità culturale locale”. In conclusione “Una sacralità dell’operare umano che diventa, con la Badia di Ganna, un inno al creato, in una compenetrazione di aria, acque e terra, che oltrepassa i limiti del visibile e del corporeo: e il campanile svettante della Badia s’innalza verso l’alto, in una simbolica ascesa che, libera da ogni vincolo terrestre, diventa sempre più leggera e pura, verso spazi sempre più dilatati, infiniti dunque”.

In Catalogo testi di Domenico Duca, sindaco di Valganna, Maria Sole De Medio e Marco Gemelli, rispettivamente Presidente e Assessore al Turismo e allo Sport della Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo, Luciana Schiroli, Elena Piccoli.